Il canale di Alce, ecco cosa ne penso! Un canale musicale unico, eco della società

Youtube è una piattaforma che nel corso del tempo è diventata un microcosmo di tendenze e mode che rispecchiavano i gusti della gente, perciò in essa è possibile trovarti quasi ogni tipo di contenuto. Parlando di un canale musicale come quello di AlCe, la piattaforma nell’ambito di cui parliamo, ha investito tantissimo continuando il percorso dei videoclip, della loro importanza di diffusione. Certamente non tutti hanno grandi ambizioni o importanti major alle spalle ed è anche questo un fatto interessante.

Alce di nome…e di fatto

Il canale AlCe pubblica contenuti musicali del suo autore Alessio Ceciarini che non cerca un approccio musicale commerciale, ma sceglie gli argomenti delle sue canzoni con una creatività molto libera. Quest’aspetto è certamente uno dei fattori più interessanti del canale e di chi fa musica in questa veste, poiché produce nell’ascoltatore un senso d’imprevedibilità molto forte. Su quale topic sarà la nuova di canzone di AlCe? Chissà, dovremmo solo aspettare!

Pensiamo al primo contenuto del canale, ad esempio. “Super rifiuti da incubo” è un brano che ha chiaro, nel suo testo molto scherzoso e giocoso, una struttura audio-visiva molto pensata. La canzone parla attraverso la cucina dei rifiuti che si creano attraverso essa, raccontando una relazione tra cibo e scarto molto interessante. Nel ritornello AlCe pensa giustamente che il personaggio che possa incarnare questo brano sia uno dei cuochi più famosi della tv italiana: Cannavacciuolo. Attraverso questo topic che richiama una critica sociale al consumismo, le immagini e il mood musicale scelgono la scherzosità e la giocosità, enfatizzate da immagini del carnevale che ritraggono anche il cuoco poc’anzi citato. Da quest’analisi ne fuori esce una canzone molto ben pensata in tutti le sue componenti, sia musicali, sia visive.

Inoltre, se volete conoscere maggiormente il creatore giovanissimo del canale, su quest’ultimo è presente un’intervista su di lui a Radio San Marino. Vorrei potervi dire tutto quello che ascolterete, ma preferisco che lo scopriate voi. Un altro format presente sul canale è quello della musica per esatti momenti della giornata. Su Youtube potrete trovare tantissime playlist lunghe tantissime ore, invece sul canale di AlCe sono presenti brani dalla durata molto variabile che vi accompagneranno lungo la vostra giornata. Ad esempio, l’ultimo contenuto è dedicato alla relaxing music mattutina, da ascoltare al risveglio. Anche in questa diversa veste da quella di cantastorie, AlCe è molto bravo a trovare un compromesso tra l’importanza di melodie ricorrenti che facciano rilassare e la varietà musicale di cui abbiamo bisogno per non annoiarci.

La canzone più popolare del canale, “E Fonzie che dice?”, è uno dei contenuti più esemplificativi del canale poiché riunisce molte delle caratteristiche di cui stiamo parlando nell’articolo. Un tratto distintivo della musica indie italiana, sia quella oggi popolarissima, sia quella passata di Enzo Carella, è il lavoro sulle suggestioni. “E Fonzie che dice?” viaggia proprio su quei binari poiché, il brano è una raccolta di suggestioni che fanno capo a un periodo molto lontano da quello odierno, il momento in cui Russia e America erano sotto i riflettori per via della guerra fredda in atto.

In quest’approccio testuale di voler scrivere una canzone attraverso varie suggestioni, è presente ovviamente il rischio di non parlare di nessun argomento e di creare qualcosa di vuoto. È qualcosa cui si può pensare ascoltando alcune canzoni di AlCe, tuttavia non c’è nulla di sbagliato nell’imbastire un brano fatto solo di suggestioni ricorrenti. Non è scritto in nessun regolamento divino che un pezzo musicale deve necessariamente avere una storia o uno storytelling. In ogni caso molte delle canzoni presenti sul canale sono molto vicine a un certo tipo di critica sociale. Detto, ciò un cantastorie o un canta suggestioni come AlCe è sempre meglio averlo, poiché alcune immagini audio-visive raccontano più di tanti testi visibilmente impegnati.

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